La Storia
Nel 1860 Giovanni (1830 – 1905)
Apre la sua bottega a Piazza Navona. La storia di ANSVINI, fatta di passione per l’arte orafa, per la qualità e per il bello inizia qui.
Nel 1860 Roma è ancora la capitale dello Stato della Chiesa, dopo i fasti imperiali dell’epoca di Augusto, progressivamente nei secoli, il numero degli abitanti si è ridotto e la città, ha quasi le dimensioni di un paese, stretto intorno alle residenze dei Papi e contenuto prevalentemente all’interno delle mura Aureliane, le cui porte, come in epoca medievale, venivano chiuse al tramonto, alla metà dell’800, in un secolo, poco è cambiato dalla famosa Pianta di Roma di G.B.Nolli del 1748.
In un primo periodo e per dieci anni clienti di Giovanni sono pertanto le famiglie nobili romane e la Santa Sede; in questa piccola realtà, la qualità della manifattura aiuta ed il successo e, con esso il lavoro, aumentano velocemente. Inevitabilmente con L’arrivo dei “Piemontesi” nel 1870, e con l’intitolazione di Roma come Capitale del nuovo Regno, nuovi clienti si aggiungono agli abituali, nuovi clienti legati alla Corona d’Italia e membri della stessa famiglia Savoia.
(1830 – 1905)
Nel 1860 Giovanni (1830 – 1905)
Apre la sua bottega a Piazza Navona. La storia di ANSVINI, fatta di passione per l’arte orafa, per la qualità e per il bello inizia qui.
Nel 1860 Roma è ancora la capitale dello Stato della Chiesa, dopo i fasti imperiali dell’epoca di Augusto, progressivamente nei secoli, il numero degli abitanti si è ridotto e la città, ha quasi le dimensioni di un paese, stretto intorno alle residenze dei Papi e contenuto prevalentemente all’interno delle mura Aureliane, le cui porte, come in epoca medievale, venivano chiuse al tramonto, alla metà dell’800, in un secolo, poco è cambiato dalla famosa Pianta di Roma di G.B.Nolli del 1748.
In un primo periodo e per dieci anni clienti di Giovanni sono pertanto le famiglie nobili romane e la Santa Sede; in questa piccola realtà, la qualità della manifattura aiuta ed il successo e, con esso il lavoro, aumentano velocemente. Inevitabilmente con L’arrivo dei “Piemontesi” nel 1870, e con l’intitolazione di Roma come Capitale del nuovo Regno, nuovi clienti si aggiungono agli abituali, nuovi clienti legati alla Corona d’Italia e membri della stessa famiglia Savoia.
(1868 – 1914)
Nel 1860 Giovanni (1830 – 1905)
Apre la sua bottega a Piazza Navona. La storia di ANSVINI, fatta di passione per l’arte orafa, per la qualità e per il bello inizia qui.
Nel 1860 Roma è ancora la capitale dello Stato della Chiesa, dopo i fasti imperiali dell’epoca di Augusto, progressivamente nei secoli, il numero degli abitanti si è ridotto e la città, ha quasi le dimensioni di un paese, stretto intorno alle residenze dei Papi e contenuto prevalentemente all’interno delle mura Aureliane, le cui porte, come in epoca medievale, venivano chiuse al tramonto, alla metà dell’800, in un secolo, poco è cambiato dalla famosa Pianta di Roma di G.B.Nolli del 1748.
In un primo periodo e per dieci anni clienti di Giovanni sono pertanto le famiglie nobili romane e la Santa Sede; in questa piccola realtà, la qualità della manifattura aiuta ed il successo e, con esso il lavoro, aumentano velocemente. Inevitabilmente con L’arrivo dei “Piemontesi” nel 1870, e con l’intitolazione di Roma come Capitale del nuovo Regno, nuovi clienti si aggiungono agli abituali, nuovi clienti legati alla Corona d’Italia e membri della stessa famiglia Savoia.
(1893-1962)